Storia dell'orologio da polso
Il concetto embrionale di un orologio da portare al polso risale a molto tempo fa, con alcuni esempi rudimentali già nel XVI secolo. Tuttavia, questi erano più dei gioielli meccanici che veri e propri strumenti di misurazione del tempo pratici.
La vera svolta per l'orologio da polso arrivò nel tardo XIX secolo e nei primi anni del XX secolo. Inizialmente, erano soprattutto le donne a indossare orologi al polso, spesso come eleganti bracciali con un piccolo quadrante.
La Prima Guerra Mondiale fu un momento cruciale. I soldati avevano bisogno di un modo pratico e veloce per consultare l'ora senza dover estrarre un orologio da tasca, ingombrante e scomodo in trincea. Gli orologi da polso si dimostrarono essenziali per la coordinazione delle truppe e delle operazioni.
Dopo la guerra, la praticità dell'orologio da polso divenne evidente anche per la vita civile. Le innovazioni tecniche lo resero più preciso, robusto e accessibile. L'orologio da polso cessò di essere un mero accessorio femminile per diventare un oggetto di uso quotidiano per uomini e donne, simbolo di modernità ed efficienza. Da allora, ha continuato a evolversi in termini di design, funzionalità e tecnologia.